Federico Francesco Ferrero

Intervista a Federico Francesco Ferrero

Federico Francesco Ferrero, quarantenne medico torinese, ha vinto l’edizione 2014 di MasterChef Italia. Per lui mangiare bene significa anche mangiare sano: “il cibo deve fare bene e far stare bene”. Questa intervista è stata pubblicato sul numero di marzo 2014 di Shop in the city.

Il primo ricordo culinario.

Mia nonna in campagna mentre impasta gli gnocchi su un tavolo di marmo. Avevo circa tre anni.

Quando ha deciso di occuparsi di cucina.

Penso che sia successo senza che io me ne accorgessi. Quando parlo con gli amici hanno tutti dei ricordi di me legati alla cucina. La vera passione è iniziata verso i 16 anni quando con un gruppo di amici raccoglievamo i soldi per andare a mangiare in trattoria.

Il profumo che le fa venire fame…

L’aceto invecchiato. Quando ero piccolo in cantina avevamo un’acetaia. È un ingrediente che uso molto nelle mie preparazioni.

federico francesco ferreroQual è il suo ingrediente preferito.

Sicuramente l’aceto. Mia nonna, che era una donna dell’altro secolo, a merenda ci dava una pagnottina con dentro un po’ di sale e aceto. Un altro ingrediente che amo è il pesce.

Un utensile di cui non può fare a meno.

Le pinze. Ho imparato ad usarle quando ero studente in sala operatoria.

Le puntarelle di Federico Francesco Ferrero
Le puntarelle di Federico Francesco Ferrero

Aiuto ho il frigo quasi vuoto, ci suggerisce una ricetta semplice ma di sicuro effetto?

La verdura bollita, secondo me sarà il futuro della cucina dei prossimi 15 anni. È sufficiente tagliare a pezzi la verdura, scottarla velocemente in acqua calda e salata a cui è stato aggiunto un cucchiaio di aceto, buttarla nel ghiaccio e rituffarla un attimo nell’acqua calda. Per condirla bastano un po’ di fiocchi di sale, una spezia, un filo di olio extravergine o una lucidata di burro.

Dove va a far la spesa a Torino.

Faccio la spesa al banco di frutta e verdure di un contadino in piazza Carlina o dai contadini a Porta Palazzo o in via Galliari. Il pane lo compro da Perino, mentre il pesce a Porta Palazzo o da Lo Scoglio. La carne la trovo nel cuneese, le farine da Renzo Sobrino, le uova invece me le porta mio padre dalla campagna.

Il posto in città dove va a mangiare volentieri?

Non sto molto a Torino e sono abitudinario. In questo momento vado a pranzo al Parlapà.

Il consiglio per chi non sa cucinare.

Chi non sa cucinare deve fare quello che ho sempre fatto io che non sono un grande cuoco: comprare delle cose buone e cuocerle velocemente. Con tre ingredienti buonissimi è difficile fare un piatto cattivo.