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Intervista a Alessandro Mecca del ristorante Spazio7

Nuovo chef alla guida del ristorante Spazio7 parte integrante della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Alessandro Mecca, classe 1984, inizia la sua carriera nel ristorante di famiglia, “Crocetta” di Torino, dove impara le basi fondamentali del lavoro di un cuoco e scopre la passione per la cucina tradizionale italiana. Dal padre apprende la maniacale ossessione per la ricerca della materia prima, il rispetto del lavoro e dei rapporti interpersonali con fornitori e dipendenti. Nel suo curriculum figurano esperienze al ristorante Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo, Al Sorriso di Soriso e La Ciau del Tornavento a Treiso, fino all’esperienza al DOM di San Paolo con Alex Atala.

Il primo ricordo culinario.

Da bambino nella cucina del ristorante dei miei genitori. Ero accanto al lavandino con una pentola sotto i piedi, il grembiule e un mestolo in mano. Avrò avuto 3 anni e volevo lavare i piatti.

Quando ha deciso di occuparsi di cucina.

Da sempre, sono praticamente nato nel ristorante dei miei genitori. Ho fatto tre anni di ragioneria e a 14 anni ho iniziato a lavorare nel ristorante di famiglia.

Alessandro MeccaIl profumo che le fa venire fame…

I peperoni arrosto, il pollo alla cacciatora. In generale il soffritto.

Qual è il suo ingrediente preferito.

Il Brodo, come vettore. Amo utilizzare il riso, l’agnello e le carni più delicate.

L’utensile di cui non può fare a meno.

I pentolini di acciaio o di rame con i quali tiro le salse.

Aiuto, ho il frigo quasi vuoto…ci suggerisce una ricetta semplice ma di sicuro effetto?

Frittatine con ritagli verdure o con le verdure in brodo. È sufficiente far soffriggere nel burro le verdure, poi si aggiunge latte, uova e farina sbattute e si fanno delle frittatine.

Può dirci qualche piatto che presenterà a Spazio7?

“Umidità del sottobosco” con fungo porcino, seppia e ciapinabò (topinabur). Un altro piatto sarà un raviolo di burrata con gambero marinato nelle sue carcasse e acqua di pomodoro settembrino.

Spazio 7. © Giorgio Perottino
Spazio 7 © Giorgio Perottino

Quale cucina proporrà nel ristorante?

Una cucina tradizionale non piemontese ma torinese. Quella torinese è diversa, non necessariamente più buona, è più barocca più nobile.

Quale o quali ingredienti non devono mai mancare in dispensa?

Riso, aglio  -rosso se è possibile-, acciughe sotto sale, salvia e rosmarino.

Il consiglio per chi non sa cucinare.

Non cimentarsi in cose difficili meglio iniziare da quelle semplici. Imparare a fare bene l’abc come la pasta in bianco condita bene, la milanese, la frittata o l’uovo al paletto. Non si può fare cucina evolutiva senza aver imparato le basi.

Spazio 7. © Giorgio Perottino
Spazio 7 © Giorgio Perottino

Spazio7 – ristorante, caffetteria e location per eventi – ha aperto nel febbraio 2015 in via Modane, 20 a Torino (ingresso anche da via Millio, 15/B).  A guidarlo Emilio Re Rebaudengo, laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi Torino e Master in Business tra Madrid e Londra. Da settembre il ristorante Spazio7 è aperto anche a pranzo (da lunedì a venerdì) con la formula “business lunch”.