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Guida alle osterie: il Piemonte con 28 chiocciole è in testa

1707 Locali segnalati, 190 Locali del Buon Formaggio, 372 Locali rinomati per i vini, 513 Locali con orto di proprietà, 458 Locali che propongono un menù vegetariano, 282 Osterie con alloggio,250 Chiocciole di cui 28 – il record – in Piemonte. É la nuova guida Osterie d’Italia 2016, Il sussidiario del mangiarbere all’italiana edita da Slow Food Editore e presentata il 21 settembre durante l’ultima giornata di Cheese.

“In questa platea c’è l’essenza della ristorazione italiana  – ha dichiarato Carlo Petrini durante la presentazione della guida – voi rappresentate le migliori Osterie d’Italia quanto tutto il mondo ci invidia e prova a copiare. Salde espressioni delle passate generazioni e delle nuove originalità dei giovani. Noi con Osterie d’Italia ci siamo impegnati a mantenere alta l’attenzione su questo autentico modo di interpretare la ristorazione, in un momento in cui persino i grandi chef hanno capito che l’alta ristorazione non può essere tale senza la cura della materia prima, il valore aggiunto del territorio, il prezioso sapere delle conoscenze tramandate. La moda passa, una nuova scuola si può imporre, ma le buone pratiche e la cura per la qualità rimangono sempre”.

Tra le novità di questa edizione il numero di locali segnalati – 146 in più rispetto al 2015 – “Nell’edizione 2016 abbiamo introdotto un nuovo principio guida: il contesto – hanno spiegato i curatori Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni – Sentivamo infatti la necessità di tener conto di tutto il luogo geografico in cui si trova un’osteria, delle sue condizioni socio-economiche e delle conseguenze che ne derivano: il prezzo, per esempio, ma anche la concezione stessa di osteria che non è uguale in tutta Italia»

Da quest’anno un altro simbolo appare accanto ad alcuni indirizzi, la “chiave” che indica coloro che offrono ospitalità per la notte.  Gli altri simboli rimangono invariati: la Chiocciola per locali in particolare sintonia con Slow Food per ambiente, cucina e accoglienza; il Formaggio per le osterie con un’ottima selezione di prodotti caseari e la Bottiglia per locali con una bella proposta di vini.

La guida, ormai giunta alla sua 26esima edizione segnala anche le osterie accessibili ai disabili, disponibili a preparare menù senza glutine, quelle che aderiscono al progetto Alleanza Slow Food dei cuochi, che hanno un orto di proprietà o un menù vegetariano. La selezione Scelti per voi indica i piatti più significativi della regione e le osterie in cui gustarli. Infine sono indicati bar e pasticcerie e negozi in cui acquistare prodotti locali di qualità e i locali (nella sezione Oltre alle osterie) legati ai princìpi di Slow Food, ma il cui prezzo è troppo elevato per rientrare nella selezione delle osterie.

Ecco l’elenco delle osterie che hanno ricevuto la chiocciola in Piemonte

1.Osteria dell’Arco – Alba (CN)
2.Locanda dell’Olmo – Bosco Marengo (AL)
3.Battaglino – Bra (CN)
4.Boccondivino – Bra (CN)
5.Marsupino – Briaglia (CN)
6.Bianca Lancia dal Baròn – Calamandrana (AT)
7.Violetta – Calamandrana (AT)
8.Il Moro – Capriata d’Orba (AL)
9.La Casa nel Bosco – Cassinasco (AT)
10.Da Marisa al Castello – Castell’Alfero (AT)
11.Madonna della Neve – Cessole (AT)
12.La Torre – Cherasco (CN)
13.Locanda dell’Arco – Cissone (CN)
14.Ristorante del Mercato da Maurizio – Cravanzana (CN)
15.Roma – Cuneo
6.Rosso Rubino – Dronero (CN)
17.La Taverna di Fra Fiusch – Moncalieri (TO)
18.Cantina dei Cacciatori – Monteu Roero (CN)
19.Osteria Alpino – Paesana (CN)
20.Corona di Ferro – Saluzzo (CN)
21.Osteria della Pace – Sambuco (CN)
22.Meira Garneri – Sampeyre (CN)
23.Del Belbo da Bardon – San Marzano Oliveto (AT)
24.La Coccinella – Serravalle Langhe (CN)
25.Impero – Sizzano (NO)
26.Lou Sarvanot – Stroppo (CN)
27.Antiche Sere – Torino
28.Consorzio – Torino