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Expo 2015: ecco che cosa ho mangiato nel giorno dei record

Finalmente ci sono andata. Ho deciso di aspettare fino all’ultimo e così sabato 12 settembre io e la mia dolce metà siamo partiti alla volta di Expo. Purtroppo lo hanno fatto altre 245mila persone… il record dei record. Risultato: code di 2-3 ore per ciascun padiglione (5 ore e 30 il Giappone) e attese da 30 minuti a 1 ora per mangiare.

Non ci siamo persi d’animo. Dopo aver capito che non volevamo passare la nostra giornata in coda abbiamo deciso di vedere i padiglioni da fuori e mangiare il più possibile (che poi era lo scopo principale della nostra visita). Peccato che anche se l’Expo è dedicato al food prima delle 11.30-12 nessun padiglione – se si escludono Mc Donald e i bar con toast e croissant – dia da mangiare.

Ma anche questo piccolo ostacolo non ci ha rovinato la giornata. Nell’attesa che qualcuno aprisse le cucine prima degli altri abbiamo gironzolato. Alle 11 è iniziato ufficialmente il nostro “tour de fork”.

Cheese cake

Cheese cakeTappa 1: Cheese cake al Food Truck Nation del padiglione America. Buono, semplice, ma per i miei gusti sapeva un po’ troppo di formaggio.

 

 

 

foto 2 copia foto 4Tappa 2Salsiccia vodese igp con patate, raclette del Vallese dop e birra al padiglione Svizzera. Tutto molto buono, la salsiccia era sugosa e tenera e la raclette golosa. Il pranzo (le 11 è già pranzo?) è stato allietato da un signore che suonava il corno delle alpi, tipico strumento dei pastori svizzeri.

 

foto 1 copia 2foto 3 copia 2Tappa 3: Tenmsu con zuppa di miso e Waygu Don al padiglione del Giappone. I giapponesi si sa sono ben organizzati: grazie a dei foto 2 copia 2“bancomat” touch screen scegli il pasto, paghi e poi ritiri al banco l’ordinazione. La carne era tenera e tagliata a straccetti, le due zuppe saporite e gustose, il riso dolce e delicato. Fuori dal ristorante un gruppo di ragazze giapponesi vestite come “sailor moon” cantava canzoncine pop. Abbiamo terminato il pasto con un curioso whisky frizzante giapponese.

Hamburger di coccodrillofotoTappa 4: Hamburger di coccodrillo e succo di baobab nello spazio dello Zimbabwe all’interno del Cluster “Cereali e Tuberi”. Ero molto curiosa di assaggiare il coccodrillo e non sono rimasta delusa: la carne bianca ha un gusto simile al pollo ma con la consistenza della carne soda di alcuni pesci. Peccato il pane non buonissimo dell’hamburger e il ketchup. Da solo o con le patate l’avrei apprezzato di più. Il succo di baobab non era male ma è made in italy con l’aggiunta di succo d’uva rossa italiana…

foto 3 copia 3foto 2 copia 4Tappa 5: Kürtõskalàcs nel padiglione dell’Ungheria. Il Kürtõskalàcs è un dolce tipico ungherese chiamato anche camino dolce o torta a camino per la sua forma (tratto da wikipedia). La lunga coda ci ha fatto apprezzare l’abilità del pasticcere che arrotolava la pasta dolce sullo spiedone di legno. Una volta cotto in una sorta di “girarrosto” si poteva scegliere la copertura: cannella, cocco, cioccolato o mandorle.

foto 3 copia 4foto 4 copia 4Tappa 6: Granadilla da passeggio al Padiglione Colombia.Dal colore arancio questo frutto è stata una vera rivelazione. La polpa è gelatinosa, profumata, gustosa (ricorda un mazzo di fiori e il litchi) e fresca.

 

foto 3 copia 5foto 2 copia 5Tappa 7: Satay e Roti Canai dan sambal udang al padiglione Malese. Il primo piatto è formato da tre spiedini (pollo, manzo e agnello) con salsa di arachidi, il secondo è una piadina con gamberetti e salsa sambal a base di acciughe. Tutto molto agrodolce, la salsa sambal davvero piccante.

 

foto 4 copia 5Tappa 8: A questo punto eravamo decisamente pieni e così ci siamo presi una birra al padiglione Lituania.

 

 

 

foto 2 copia 6Tappa 9: Lassi al padiglione del Nepal. Il Lassi è una tipica bevanda a base di yogurt con cardamomo, acqua e zucchero. Il sapore è molto buono, volendo si poteva scegliere la versione con il mango.

 

 

 

fotoTappa 10: Abbiamo chiuso in bellezza al Chiosco dello chef stellato nonché ambasciatore Expo, Davide Oldani.  Tra lo “Zafferano e riso alla milanese per Expo” e il “Panettone, Zafferano e riso D’O alla milanese” abbiamo scelto il secondo e insieme abbiamo preso (per festeggiare) la bottiglietta di Champagne Pomeri Pop, extra dry da bere con la cannuccia abbinata. Il riso era veramente buono, la polvere di panettone insieme allo zafferano e all’uva passa era perfetto.

A questo punto, rotolando, siamo tornati a casa.