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“A mano libera” il piatto solidale di Sodo e Bordò

La sensibilizzazione passa anche attraverso il cibo. Lo sanno bene Chiara e Francesca Bordonaro che per il secondo anno sostengono nei loro ristoranti Enoteca Bordò e Sodo (il bordò senza il trucco), la Fondazione Carlo Molo Onlus di Torino che da anni propone attività culturali e laboratoriali rivolte ai pazienti afasici. Per tutto il mese di ottobre (il 17 sarà la VIII Giornata Nazionale dell’Afasia) infatti nei due ristoranti sarà possibile ordinare dal menù “A mano libera” un piatto da mangiare senza l’utilizzo delle posate.

“Ottobre è il mese dedicato all’afasia – raccontano – il piatto è stato ideato in modo da “facilitare” chi magari colpito da ictus ha come conseguenza l’afasia e l’emiplegia”. Un modo per sensibilizzare i clienti su un tema importante che le tocca da vicino: la loro madre infatti è stata colpita da un ictus tre anni fa ed è diventata afasica.

L’afasia è un’alterazione del linguaggio causata da lesioni a quelle aree del cervello che si occupano della sua elaborazione. Tra le cause più frequenti ci sono l’ictus, ischemia, emorragia celebrale, tumori. L’afasico ha spesso problemi di relazione con gli altri che possono portare disagio, depressione e isolamento.

bordo_sodo“A mano libera” è un piatto unico formato da polpette di vitello, di trippa, di verdura, di polpo, di sarde e crocchetta di baccalà. Al centro un arancino al ragù. Una parte dei proventi verrano devoluti alla Fondazione a sostegno delle attività per le persone afasiche.

Già l’anno scorso in dicembre Chiara e Francesca Bordonaro avevano sostenuto la Fondazione donando 5 euro per ogni pasto consumato con l’iniziativa Parole d’amore per “regalare le nostre parole d’amore a chi le parole ha difficoltà a trovarle”.