Il legame di Cirio con Torino è fortissimo. Già a 14 anni Francesco Cirio, nato a Nizza Monferrato nel 1836, era attivo tra i banchi di Porta Palazzo e a 20 fondò, sempre in città, il primo stabilimento.
Anche l’amore per l’arte è da sempre uno degli elementi distintivi dell’azienda che fin dal primo Novecento commissionava manifesti pubblicitari a grandi illustratori come Depero e Cappiello.
Settembre senza iscriversi ad un corso non è settembre. Scordatevi lo yoga, la palestra o il nuoto e datevi alla cucina. Sono tante le scuole a Torino e dintorni che propongono lezioni monotematiche, incontri con chef stellati e percorsi a tema per tutti i livelli e per tutte le tasche. (altro…)
In occasione della mostra “Time Table. A tavola nei secoli” che illustra l’arte della convivialità e della bellezza delle tavole imbandite, dal Medioevo fino al Novecento, Palazzo Madama ha lanciato il contest #atavolainitalia.
L’iniziativa su Instagram, propone ai partecipanti di realizzare uno scatto della propria tavola imbandita e pubblicarlo sul social network con l’hashtag #atavolainitalia. C’è tempo fino al 18 di ottobre.
A maggio misero 2000 papillon rossi per le piazze e i ponti di Torino. Fino al 19 settembre l’aperitivo Rosso Antico dal colore rosso rubino brillante e dal gusto amarognolo grazie alla genziana, scorza d’arancia rossa e china, continua il corteggiamento alla città della Mole con una serie di appuntamenti nei cocktail bar della città.
Rosso Antico può essere consumato liscio con ghiaccio o per preparare vari cocktail come il “Red Sixties”: 2 parti Rosso Antico, 1 parte triple sec, 4 parti tonica.
“Abbiamo scelto Torino perché è la città più Vintage Contemporanea d’Italia grazie alla sua capacità di far convivere in perfetta armonia un’immagine vintage e un carattere all’avanguardia e multiculturale estremamente attuale”.
Nuovo chef alla guida del ristorante Spazio7 parte integrante della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Alessandro Mecca, classe 1984, inizia la sua carriera nel ristorante di famiglia, “Crocetta” di Torino, dove impara le basi fondamentali del lavoro di un cuoco e scopre la passione per la cucina tradizionale italiana. Dal padre apprende la maniacale ossessione per la ricerca della materia prima, il rispetto del lavoro e dei rapporti interpersonali con fornitori e dipendenti. Nel suo curriculum figurano esperienze al ristorante Guido da Costigliole a Santo Stefano Belbo, Al Sorriso di Soriso e La Ciau del Tornavento a Treiso, fino all’esperienza al DOM di San Paolo con Alex Atala. (altro…)